Con i suoi 2.966 m, l'Haunold o Rocca dei Baranci è la vetta più alta del Gruppo Rondoi-Baranci presso San Candido nelle Dolomiti di Sesto. Intorno a questa montagna, che molti amano chiamare il gigante dormiente, ruota la leggenda del gigante Haunold.
Secondo una delle tradizioni più importanti della cultura locale di San Candido, il Gigante Haunold era figlio di un capitano romano, che da bambino bevve da una fonte miracolosa e crebbe così fino a diventare un gigante. In seguito, ai tempi in cui fu costruita la Chiesa Collegiata di San Candido, il gigante dimorava tra i monti intorno a San Candido, dove imperversava con tanti altri giganti. Per trascinare con meno sforzo le pesanti pietre necessarie alla costruzione della chiesa, la popolazione di San Candido convinse il gigante ad aiutarla. Il gigante trascinò quindi i pesanti blocchi squadrati e diede un grande aiuto alla costruzione della chiesa.
In cambio del suo duro lavoro il gigante Haunold pretendeva però ogni giorno un vitello, tre stai di fagioli e una botte di vino, ma non solo durante la costruzione della chiesa, bensì anche dopo il suo completamento. I Sancandidini non riuscivano più a liberarsi del gigante e del suo appetito insostenibile. Il consiglio comunale di San Candido ne discusse a lungo e decise di far scavare una buca che facesse da trappola. Il gigante vi cadde dentro e morì.
Lo spirito del gigante continua a vivere ancora oggi e vaga sull'Haunold, la montagna sopra San Candido che da lui ha preso il nome. In ricordo del gigante e del suo aiuto durante la costruzione della Chiesa Collegiata, al gigante fu tolta una costola che poi fu appesa nel vestibolo della chiesa, dove si può vedere ancora oggi.
Per la scienza però non si tratta ovviamente della costola di un gigante, ma di un osso appartenente a un animale preistorico.
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